Reagire alla violenza psicologica
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Reagire alla violenza psicologica, prima ancora che a quella fisica: per farlo, devi conoscere i meccanismi che la attivano.
La violenza non nasce sul piano fisico, ma ha origine sul piano psicologico: la violenza è prima di tutto violenza psicologica. E spesso la violenza fisica viene preceduta da quella psicologica. Prima ti insultano, ti offendono, ti umiliano, ti minacciano. Poi ti aggrediscono.
Il bullismo, ad esempio, è una forma di violenza che cresce nel tempo. Un “branco”, in genere di ragazzi, cerca una vittima. Quando ritiene di aver trovato qualcuno di debole inizia a “sondare il terreno” con i primi attacchi.
In base alla reazione della vittima, il branco reitera i momenti di violenza e, come sempre accade in questi fenomeni, amplifica sempre più l’intensità della violenza. E non di rado dal bullismo psicologico si cade nella violenza fisica.
Altro discorso vale per il mobbing. In questo caso è quasi impossibile, dato l’ambiente di lavoro, che si cada nella violenza fisica. Ma la conclusione del percorso di violenza psicologica non è meno drammatica.
Anche in questo caso avviene un’escalation. Prima iniziano scherzi o frecciatine apparentemente innocenti. Poi si passa a dispetti e altre forme di disprezzo più o meno manifeste. Infine si raggiunge l’ostruzionismo e la violenza sfocia in forme di astio e cattiveria che rendono difficile riuscire a lavorare bene. E il bullismo e il mobbing sono solo due esempi di come la violenza abbia una radice psicologica. Che solo in un secondo momento diventa fisica.
La violenza sul partner (quasi sempre sulle donne)
La forma più grave e spesso meno visibile di violenza psicologica è quella che si sviluppa fra uomo e donna nella coppia. Parliamo della violenza psicologica che il partner carnefice, in genere uomo, esercita contro il partner vittima, in genere donna. Questo tipo di violenza psicologica è forse il più temibile. Perché avviene proprio nel luogo in cui meno ci si aspetta di trovarla.
Il partner carnefice, di solito insoddisfatto o frustrato, trova nel partner vittima uno sfogo alla sua rabbia con il mondo. Ed anche qui, la situazione raramente degenera immediatamente in forme di violenza fisica diretta ma inizia con sottili violenze psicologiche che possono essere considerate a tutti gli effetti indizi di una futura violenza che pende, come una spada di Damocle, sul partner vittima.
Un uomo che tratta la sua donna senza rispetto. La rimprovera senza motivo. E’ ossessivamente geloso. Non sopporta frequenti amici maschi. Che non accetta che lei abbia più successo professionale di lui. Disprezza la sua famiglia, il suo ambiente. Che la deride. La prende in giro. Che cerca di isolarla dal resto del mondo. Di farle terra bruciata intorno.
Che si adira e inizia ad offenderla e maltrattarla nei discorsi di coppia o davanti ad altre persone. Ecco. Questi sono indizi che il carnefice sta solo attendendo il momento per poi poterla aggredire anche fisicamente suscitando meno reazioni da parte dell’esterno.
Si sente giustificato anche dalla remissività con cui la vittima ha già accettato tutte le forme psicologiche di violenza. Ha capito di averle spezzato la volontà. L’autostima. La fiducia in se stessa. Perciò è alta la probabilità che un giorno senta l’impulso a spezzare ossa e carne.
Difesa personale femminile: il Wilding è l’ideale
Con il Wilding, il corso di difesa personale che è più di un semplice corso di difesa personale, è un percorso pensato per fornire gli strumenti adatti a reagire innanzitutto sul piano psicologico e immediatamente dopo sul piano fisico.
Il Wilding non solo è davvero adatto alle donne come corso di difesa personale femminile perché nasce per venire incontro alle vere esigenze delle donne reali che subiscono minacce reali, ma è particolarmente adatto come forma di difesa personale per anziani, persone con disabilità e senza preparazione fisica.
Il Wilding è davvero adatto a reagire a ogni forma di violenza. Infatti non si limita al piano fisico ma affonda le sue radici nella psicologia. Mario Furlan, in qualità di docente di Motivazione e Crescita personale, ha studiato e imparato ad affrontare gli argomenti psicologici che nel meccanismo della violenza precedono gli atti fisici.
Il Wilding perciò si avvale di elementi preziosi provenienti dalla programmazione neuro-linguistica, dall’analisi transazionale, dalla psicoterapia cognitivo-comportamentale per dare all’allievo gli strumenti per comprendere, prevenire e reagire alla violenza psicologica. Il Wilding rafforza il carattere. Rende più sicuri di sé. Più assertivi. Più capaci di affrontare la violenza psicologica in atto, e di soffocare sul nascere quella in embrione.
Perché il Wilding è differente da altri corsi di autodifesa
Il tipico corso di difesa personale, basato soltanto su mosse e tecniche di autodifesa, si concentra soltanto su ciò che avviene dal momento dell’aggressione in poi.
Trascurando tutto ciò che viene prima. E che invece è fondamentale. Perché in almeno nove casi su dieci riesci a prevenire la violenza fisica affrontandola quando è ancora al livello psicologico.
Il Wilding è diverso proprio per questo. Aiuta a difendersi con la prevenzione. Cogliendone i primi sintomi e opponendosi con decisione.
Reagire alla violenza psicologica con il Wilding
Per questo il Wilding è utilissimo per
- sconfiggere tutte le forme di violenza psicologica
- per prevenire le forme di violenza fisica
- per affrontare nel giusto modo la violenza fisica ormai in atto.
In tutte le forme di violenza, dall’aggressione per rapina all’aggressione sessuale, dal bullismo, perpetrato generalmente da ragazzi contro un loro coetaneo, al mobbing, l’aggressione psicologica sul posto di lavoro, la vittima è il soggetto più debole.
Non tanto fisicamente, quanto caratterialmente. Anche nel mobbing, dove la violenza è spesso esclusivamente frutto di parole, di comportamenti, di sgarbi, di boicottaggi.
Ed infine soprattuto nella violenza di coppia che ha sempre un inizio, spesso lungo anni, in cui il carnefice inizia a erodere la sicurezza in se stesso della vittima. A tutte queste forme di violenza si può dare una risposta decisiva riuscendo a non essere la vittima.
Come nella favola di Fedro, se ti fai pecora, il lupo ti mangia.
Il Wilding insegna a cambiare. Trasformandosi. Crescendo interiormente.
Insegna a passare da pecore a leoni.
A non essere più vittime.
Mai più.