La grande attenzione di Mario Furlan al mondo della difesa personale femminile, non è un’attenzione dell’ultima ora. Come sa chi conosce la sua attività e come può facilmente scoprire chiunque voglia documentarsi leggendo il suo profilo sul nostro sito, Mario da anni è impegnato a favore delle donne e studia il fenomeno della violenza sulle donne. La sua esperienza gli ha insegnato che nel mondo dei corsi di autodifesa non è difficile imbattersi in frasi di questo genere:
“Se ti tirano un pugno da destra, para così!”
“Se te lo tirano da sinistra, para colà!”
“Quando sei in questa posizione devi fare questo movimento e spostare questa gamba lì e questo braccio là”
Tipiche frasi tratte da un tipico istruttore di un qualsiasi corso di autodifesa. E non è difficile capire il motivo per cui gli istruttori ragionano e insegnano in questo modo. Il punto è che un corso di difesa personale è sempre basato su tecniche perché è un derivato immediato di un‘arte marziale. Per questo comprende tutta una lunga serie di cose da memorizzare: posizioni, movimenti, millimetrici dettagli.
Ma la realtà della strada è ben diversa. Se una persona si rivolge ad un corso di difesa personale, cerca ovviamente uno strumento per sentirsi sicura, per essere in grado di affrontare eventuali situazioni critiche e pericolose nella realtà vera della vita. Ma quello che funziona benissimo in palestra non funziona per nulla sulla strada. Durante un’aggressione o in una rissa o in tutte le altre situazioni di reale incolumità per la persona, tutto quello che abbiamo imparato in questo modo svanisce immediatamente.
Per due motivi:
1) Perché sei agitato. La mente va in tilt. E non ti ricordi più le tecniche.
2) Perché la paura ti paralizza. E non riesci a reagire. Ti senti immobilizzato, terrorizzato.
Questo, tra l’altro, non è un fenomeno che colpisce solo il principiante, capita anche a cinture nere e campioni della lotta sportiva. E non è strano: la differenza è totale. In una palestra manca l’elemento più importante: la paura vera che deriva dal pericolo vero. E se capita ai campioni, figuriamoci che cosa può accadere a chi non ha una preparazione approfondita e derivata da anni di studi e allenamenti. In questo quadro le più svantaggiate sono le donne. Loro infatti hanno generalmente anche una paura aggiuntiva e assolutamente devastante per l’equilibrio psicologico. Inoltre quasi tutte le donne percepiscono mentalmente una differenza nel confronto fisico con gli uomini, data dall’idea di essere fisicamente meno forti.
Wilding, ovver usare l’istinto alla base della difesa personale femminile
Ecco perché Mario Furlan ha fondato il Wilding – autodifesa semplice e istintiva. Per dare vita a un tipo di percorso che pone l’istinto alla base della difesa personale femminile. Un percorso efficace. Un percorso semplice e alla portata di tutti. Ma soprattutto un percorso concreto, realistico.
Quando sei in una situazione di reale pericolo la tua mente parte per strade molto diverse. Durante un’aggressione sei sottoposto ad un incredibile stress che in una persona normale porta ad una conseguenza ovvia: la mente razionale non funziona più.
Funzionano soltanto le emozioni. E l’istinto.
E’ su di loro che bisogna fare leva per salvare la pelle. Non è la forza fisica a salvarci, ma l’istinto, perché non ha bisogno di essere attivato o ricordato, è automatico, è una risposta genetica frutto di milioni di anni di evoluzione. L’istinto di autodifesa è profondamente inscritto in ogni nostra cellula ed è il nostro miglior alleato perché ci aiuta e ci offre numerosi strumenti per affrontare qualsiasi pericolo. Saperlo indirizzare quel tanto che basta per renderlo efficace è tutto ciò che serve per sapersi difendere in modo efficace in una situazione reale. Proprio per questo motivo Mario Furlan è convinto che il Wilding rappresenti una svolta, una grande innovazione al servizio soprattutto delle donne. Porre l‘istinto alla base della difesa personale femminile significa infatti costruire un percorso perfetto per le esigenze della fisicità e della psicologia femminile e fornire così uno strumento essenziale per la loro autodifesa. Il Wilding è nato dall’esperienza reale e dall’impegno sociale di Mario Furlan nelle strade di Milano (City Angels), e nel corso degli anni Mario Furlan l’ha perfezionato per trasformarlo nel miglior corso di difesa personale femminile che sia mai stato concepito. Provare per credere. Se volete, potete leggere le testimonianze di coloro che hanno già partecipato a lezioni e corsi di Wilding: andate alla pagina dedicata alle testimonianze degli allievi del corso di difesa personale Wilding.
Siamo assolutamente sicuri: non c’è miglior modo di acquisire la capacità di difendersi davvero nelle situazioni reali se non ponendo l’istinto alla base della difesa personale femminile.